EpulideLa mucosa gengivale è spesso sottoposta a insulti di vario genere come: cibo intasato, tartaro, odontoiatria iatrogena, a cui spesso risponde una reazione iperplastica localizzata, che per molti anni è stata chiamata con il termine generico di epulide. Questo termine è stato usato per lesioni con vario aspetto istologico, classificate da alcuni come differenti entità patologiche, da altri come diversi stadi di riparazione di una stessa lesione. Le epulidi sono dei granulomi reattivi caratterizzati dalla tendenza alla distruzione locale del tessuto gengivale fino all’interessamento infiammatorio del tessuto osseo sottostante. Con questo vecchio termine (che significa “sopra la gengiva”) si designano produzioni nodose o a fungo in sede gengivale. Per la maggior parte esse prendono impianto sul periostio del processo alveolare e si dimostrano costituite da un tessuto giganto-cellulare molto simile a quello proprio dei tumori a cellule giganti dell’osso spugnoso, nonché a quello dei tumori delle guaine dei tendini. Conviene tuttavia tenere presente che il termine epulide ha di per sé riferimento generico alla sede gengivale e che con esso sono stati indicati nella pratica anche tumori o escrescenze gengivali e periostee di altro genere. La classificazione di queste lesioni avviene sotto l’aspetto istologico che distingue tali lesioni in: granuloma piogenico: Rappresenta una esuberante risposta tissutale ad un agente irritante non specifico. Generalmente si localizza nel tessuto gengivale interdentale, ma si può riscontrare anche sulle labbra, sulla lingua, sul palato e occasionalmente sulla mucosa orale. Clinicamente appare come una massa peduncolata o sessile, con superficie liscia o lobulata, che spesso appare ulcerata e tende a sanguinare spontaneamente o al minimo insulto. L’epulide gravidica sembra essere istologicamente identica al granuloma piogenico , essa è considerata una gengivite ormonale che compare di solito nel primo trimestre di gravidanza con iperplasia e ipertrofia dei tessuti. Le alterazioni ormonali rappresentano il fattore sistemico che influenza la risposta gengivale alle irritazioni locali (placca e tartaro). Istologicamente si nota un corion occupato da spazi vascolari tappezzati di endotelio e da un infiltrato linfocitario, plasmacellule e neutrofili, coperto da un sottile strato di epitelio squamoso stratificato che appare spesso ulcerato. granuloma periferico a cellule giganti Insorge negli spazi gengivali interdentali, ma qualche volta anche in zone edentule. Clinicamente appare come una massa che può raggiungere dimensioni notevoli, presentandosi sessile o peduncolata, di colorito rosso scuro o bluastro e facilmente sanguinante e può provocare degli spostamenti dentari. Istologicamente appare formato da gruppi di cellule giganti multi-nucleate, frammiste a connettivo giovane, separate da setti fibrosi. La lesione risulta ricoperta da un epitelio squamoso stratificato ben cheratinizzato, che può apparire ulcerata. iperplasia fibromatosa o epulide fibromatosa Localizzata nella papilla interdentale risulta essere la risposta irritativa all’azione di tartaro, carie e terapie conservative e protesiche che presentano margini imprecisi. Istologicamente questo tipo di lesione è ricoperta da un epitelio pavimentoso stratificato cheratinizzato; internamente vi sono fasci di fibre collagene disposti disordinatamente o concentricamente, con aspetto a pseudo-capsula. fibroma periferico calcificante Lesione che compare molto meno frequentemente, è di solito una lesione di colore rosa, più o meno intenso, quasi sempre peduncolata, che interessa molto più frequentemente i segmenti anteriori della bocca. Istologicamente appare formato da fasci di fibre collagene disposte in tutte le direzioni in uno stroma con depositi di tessuto calcificato. |